Terza puntata di una passeggiata a tappe tra le varie zone di Seoul. Il primo post lo trovate esattamente qui ed era dedicato a Seoul Nord, mentre il secondo post “Seoul Centro” lo trovate qui.

Leitmotiv di questi tre post delle tappe obbligate di Seoul è il mio metodo super tecnologico per suddividere la città.

1) War memorial of Korea con relativo museo. Nel post “Visita al confine tra Corea del Nord e del Sud” ho cercato di riassumere un po’ la storia moderna della Corea, tra cui appunto, la terribile Guerra di Corea. Questo luogo è dedicato alle vittime del conflitto e ha l’obiettivo di istruire e sensibilizzare le generazioni a venire. Qui altre info.

2) Itaewon – Il mio amico Shawn (versione americanizzata del nome, non mi chiedete quale sia l’originale) descrive sempre questo è posto come il più ‘esotico’ di tutta la Corea. Qui si incontrano persone di tutto il mondo, è un vero melting pot, e per questo motivo si può mangiare di tutto, ci sono ristoranti con la cucina tipica di mezzo mondo. Altre info. Quartiere particolarmente indicato anche per la vita notturna se è quello che andate cercando.

3) Leeum Samsung Museum of Art (ricordo che si legge Sanson, come il gelato) è un museo di arte coreana tradizionale, moderna e contemporanea vicino a Itaewon. Questo il sito del museo.

4) Il mercato dell’elettronica di Yongsan. È tra le più famose attrazioni della capitale sudcoreana, con i suoi oltre 5.000 negozi che rivendono ogni dispositivo elettronico vi possa venire in mente. Anche singoli componenti. È molto economico sia sui prodotti coreani che per quanto riguarda quelli importati. Aperto dalle 10 alle 19.30 e nel weekend dalle 10 alle 20 e vi rimando a questa pagina per altre info.

5) Gangnam. Quartiere ormai famoso in tutto il mondo senza aver bisogno di specificare perchè. Dopo Myeong-dong altra tappa obbligata se siete in cerca di prodotti cosmetici.
Non mi dilungo oltre perchè ho già scritto un lungo post al riguardo: “Seoul, consigli per il beuaty shopping a Gangnam”. Questa invece la pagina dell’ente del turismo coreano.

6) Fiume Han, divide la città in due ed è impossibile non notarlo. Lungo il fiume ci sono dei perchi dove fare una cosa tipicamente coreana: godersi il Chimac o Chimaek (Chicken and beer) e la vista serale e notturna della città. Ovviamente tempo permettendo. Il fiume Han è co-protagonista in uno dei miei film preferiti di sempre “Castaway on the Moon” che consiglio vivamente di guardare.

7) Hyundai motorstudio Seoul, un’esposizione che lascia a bocca aperta, forse ho qualcosa di simile l’ho visto solo al museo Mercedes a Stoccarda, ma il fatto è che se in Germania la struttura è ultramoderna, ma chiusa, l’esposizione Hyundai e in vetro rivelando ai passanti tutta la sua bellezza. Vi stupirà e oltre alle automobili l’edificio ospita un bar (mi sa che ancora non vi avevo detto che i coreani hanno una seria dipendenza da caffé – il copi) e una galleria di opere d’arte. Altre informazioni qui.

9) Lotte World, è un centro commerciale e un parco divertimenti insieme. È perfetto se state cercando di unire le due cose. Io non ci sono stata, ma praticamente è tra i primi consigli che mi hanno dato tutti i coreani con cui ho parlato. Qui tutte le info.

A breve (speriamo! Ho un esame di norvegese e uno di giapponese tra poco e studio come una matta, abbiate pietà di me) anche un itinerario di massima del mio viaggio in Corea! Magari poi vi racconto anche com’è andata l’esperienza di vita in Giappone e quella a Oslo, dove vivo da circa un paio di mesi.

Sì sì, conosco l’espressione “excusatio non petita, accusatio manifesta” e infatti “mea culpa” per questa lunga assenza. Ero egoisticamente impegnata a godermi ogni secondo di questa avventura.

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