Seoul: consigli per il beauty shopping a Myeong-dong

La prima parte di questo “cosmesi tour” la trovate qui, con qualche indicazione generale sulle marche e sui negozi.

Dove fare shopping di prodotti cosmetici a Seoul?

Sicuramente: Myeong-dong.

Questo quartiere decisamente folkloristico ospita moltissimi negozi cinesi e giapponesi. Oltre ai negozi di cosmetici, trovate vestiti e cibo da strada.

Questa la descrizione che ne fa viaggi.corriere.it:

è la Mecca della cosmesi: qui decine di shop di maschere di bellezza, uno in fila all’altro, si mischiano alle bancarelle dello street food e alle vetrine dei grandi brand internazionali.

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Quali cosmetici sono da acquistare a Seoul?

Oltre a quelli che vi ho già consigliato dunque nella prima puntata ecco altri spunti. Li ho raccolti parlando con alcune ragazze che ho conosciuto e questi sono i tratti comuni che ho trovato tra tutte loro, mentre ero alla ricerca del “prodotto perfetto”.

BB cream: super origin collagen, costa poco ma ha un’ottima copertura, anche se molti preferiscono usare prodotti di Missha. Su questo punto io dico che in Europa sottovalutiamo Garnier. Appena arrivata a casa di un’amica coreana, mi ha chiesto di farle vedere il mio beauty e di spiegarle la mia routine. Le ho mostrato la BB Cream Garnier che per me è stata un’assoluta sorpresa, con pochi euro una crema fantastica da cui non mi voglio separare. La mia amica coreana ha comprato la stessa crema in Europa perchè in Corea Garnier non esiste e ne ha fatto incetta e non la cambierà mai più. E se me lo dice lei che ha provato milioni di BB Cream… Tra parentesi mi ha chiesto di portarle l’acqua micellare di Garnier, che anche io trovo ottima.

Creme per il viso: ne ho provate di ogni categoria, dalle idratanti alle nutrienti, alle anti-età, come in Italia potete immaginare la quantità di prodotti, qui anche di più. Segnalo quelle degne di nota.

Sorvolo di proposito sulle creme di Dr. Jart+ visto che ci sono anche in Italia (strepitosa Cicapair che mi ha protetta costantemente dalle temperature proibitive sotto zero di questo viaggio e che corregge il colore della pelle arrossata, peccato che in Italia costa parecchio di più).

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Su tutte quelle provate consiglio the Seam Royal Placenta, semplicemente sublime. La pelle resta idratata, ma alla stesso tempo asciutta e setosa. I profumi delle creme coreane non sono mai invadenti, molto delicati, a volte quasi assenti, questo è il caso. Ha un prezzo incredibile per essere crema alla placenta.

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Holika Holika propone diverse cose magnifiche tra cui: la crema Retino X8 Pro della linea Enprani, linea di cui consiglio anche la schiuma detergente WhiteCell. E che dire del prodotto combinato Prime Youth Black Sea Cucumber? È un trattamento tre-in-uno di tonico, anti-età e gel idratante, davvero geniale. Holika Holika ha molte promozioni super convenienti. In questo periodo – ad esempio – al prezzo di un Prime Youth Black Sea Cucumber ne danno due + cinque maschere a base di Makgeolli (la birra di riso coreana), la maschera della stessa serie Prime Youth. Io ho anche acquistato qualche trattamento a fasi per il naso di Gudetama per le amiche e mi hanno regalato lo spray rinfrescante alla ceramide della linea Good Cera che è senza infamia né lode, ma siccome io ho dovuto lasciare a casa il mio intero tesoro di cosmetici tutto quello che mi regalano è oro!

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Fondotinta Hera cushion in polvere. Oppure liquido Absolute Cover Silk Peptide Foundation di OFRA.

Correttore: nell’articolo precedente vi anticipavo che avrei messo il correttore Tip Concealer di The Saem a dura prova questa settimana e infatti così è stato. Peggiore prova di scalare montagne per chilometri e chilometri non poteva esserci e lui… non ha mai mollato, né si è mai mosso, incrostato, fatto righe di materiale, perfetto in ogni condizione, anche con il sudore. Come già vi dicevo, se avete una pelle mista come la mia e lo usate in combinazione con la polvere minerale No Sebum di Innsfree è l’ideale. Non abbandonerete mai più questi due prodotti, ve lo giuro. La polvere No Sebum lascia la pelle asciutta e setosa.

Illuminante: se venite qui non potete non avere l’highlighter di Too cool for school, disponibile sia in polvere per pelli miste che cremoso per pelli secche. In polvere da usare come ultima fase del trucco per illuminare contorno occhi e zigomi (anche ombretto eventualmente), in crema da usare anche prima di applicare la BB cream / fondotinta.

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In Corea ogni ragazza ha uno stick protezione solare che applica sul viso dopo la crema e prima del fondotinta. Qui le macchie della pelle e le lentiggini sono un elemento da coprire ed eliminare. Per evitare che arrivino altre lentiggini, in ogni beauty coreano non manca mai la protezione solare, anche d’inverno.

Sulle maschere di bellezza c’è molto dibattito e le ragazze coreane con cui ho parlato non si sono mai schierate, pare che qualitativamente siano tutte più o meno simili. Conveniamo in ogni angolo del mondo che la maschera vada applicata una volta a settimana.

Ne ho provate diverse. La prima della foto sottostante non è niente di che, ma è divertente come regalo, questo è il Gatto con gli Stivali, ma c’è anche Shrek, fanno molto ridere come maschere, ma mi ha lasciato la pelle un po’ unta, sconsigliata. Le altre due invece ottime, sono tra le marche più utilizzate e ce ne sono per ogni tipologia di pelle e funzione: idratante, opacizzante, illuminante, sebo control, purificante. Di tutto. Le trovate comodamente tutte queste da OliveYoung. MediHeal è un’azienda di Hong Kong, mentre DewyTree è coreana. DewyTree si è rivelata in assoluto la mia preferita, da alternare nelle varie versioni: opcizzante, nutriente, idratante. L’unica pecca delle maschere DewyTree è che sono carenti di prodotti antirughe.

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La nuova frontiera però è la maschera fai-da-te con il tonico. sostanzialmente si imbevono dei mini panni in cotone di tonico e si lasciano agire sul viso. In questo modo:

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© Muji

È una moda che sta spopolando in Asia, soprattutto in Giappone. In Corea le vendono già pronte, ma in Italia le potete anche creare con il vostro tonico.

A proposito di tonico: qui sembra che l’Europa batta la Corea. Alcune ragazze che ho conosciuto usano il tonico italiano di Santa Maria Novella!

Ho proposto a un’amica coreana di portarle e di testare il mio tonico preferito che è Sensitive Lotion di Doctor Eckstein. Scopro con grande sorpresa che la biocosmetica non è arrivata in Corea. La mia amica lo ha provato e ne è rimasta entusiasta.

Se invece volete provare un tonico coreano vi consiglio: Hyaluronic Acid Toner di Isntree.

Per quanto riguarda le maschere per mani e piedi che ormai stanno diventando un must in Italia – sempre grazie a Sephora – sappiate che non c’è molta scelta, essenzialmente le ha quasi solo Holika Holika e costano. I prodotti che ha senso comprare qui valgono per il viso, il resto ha meno concorrenza e quindi prezzi più alti. Proprio per questo motivo troverete invece infinite quantità di maschere per le labbra, che non ho provato perchè fortunatamente non ne ho bisogno.

Patch per naso – punti neri:  ho provato questo prodotto in tre fasi di Holika Holika. Io adoro Gudetama quindi non mi sono lasciata sfuggire la versione dell’ovetto Sanrio tanto stanco, perchè mezzo cotto (di cui parlavo poco fa a proposito delle promozioni Holika Holika). Ottimo risultato, a me non serve moltissimo perchè uso ogni settimana un peeling delicato per il viso, ma è stato efficace. Sempre di Holika Holika ho poi provato la crema idratante Good Cera, non mi è piaciuta, molto grassa. DiHolika Holika molto famoso e utilizzato è anche l’uovo-peeling, che ovviamente esiste anche in versione Gudetama.

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Patch per brufoli: ci sono due prodotti in particolare che spopolano qui. Il primo è Acne Pimple Pull-Off Patch di Dr. Wonder, mentre il secondo è Acne Pimple Master Patch.

Scrub corpo: come scrivevo poco fa, ho dovuto lasciare a casa tutto il mio tesoro cosmetico, l’ho fatto solo perchè sapevo che in Corea ci sarei andata a nozze e perchè poi non rientrerò a casa, ma mi aspetta un’avventura ben diversa dal solito e dovrei in ogni caso comprarmi tutto quello che mi serve. Dopo diverse prove (campioncini) come scrub ho preferito Ceramidin di Dr. Jart+, sono andata sul sicuro.

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Scrub viso: io ho la pelle così delicata che non ho voluto assolutamente rischiare e mi sono portata il mio scrub viso dall’Italia, un prodotto che ho cercato per tutta la vita e che una volta trovato non abbandonerò mai più: 41 Doux gommant visage di Maria Galland. Anche perchè in Corea l’esfoliazione non è molto ben vista, troppo aggressiva e infatti di prodotti ne troverete ben pochi e se pensate che qui le donne hanno costantemente in mano palette di ombretti, tinte labbra, polveri e blush, hanno la pelle così curata che forse non hanno neanche bisogno di pulirla.

Non mi chiedete di ombretti perchè io non uso (poi qui vanno colori che non userei mai e poi mai, il beige su tutto) e ho una fedelissima matita nera Clarins waterproof che ho portato con me e che non lascerò mai e poi mai nella vita. Questa matita ha resistito alla sauna, non sto scherzando.

E infine una chicca: i cotton fioc giapponesi Pigeon per bambini, hanno le estremità in cotone imbevute d’olio… perfette per ritoccare il trucco fine nei minimi dettagli, in particolare il contorno occhi.

Mi sembra di aver scritto abbastanza sull’argomento e di essere andata sufficientemente fuori tema, spero di non aver annoiato nessuno, ma siccome la cosmesi mi interessa moltissimo ho voluto aprire una finestra su questo mondo, finestra che ora chiudo per concentrarmi sul viaggio. Se avete domande, sono qui!


Altre info: qui anche la “Complete Korean cosmetics shopping guide” della CNN dove vengono recensiti i migliori prodotti di sempre.

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