Rubrica di fatterelli uzbeki

Come già vi raccontavo qui durante il viaggio in Uzbekistan ho scritto agli amici alcuni elenchi di fatterelli uzbeki, più o meno curiosi, più o meno belli.

Detto questo per me l’Uzbekistan è un Paese magnifico, senza ombra di dubbio. Ma… se pianificate un viaggio non potete non tener conto della sua ehm… “anima severa” e della sua storia, passata e recente. Alcune regole ferree in fatto di sicurezza ho però imparato a capirle quando mi trovavo laggiù. Sapete, il vicinato è abbastanza turbolento. Bisogna sempre guardare i due lati della medaglia, in tutto ci sono pro e contro. Non mi sbilancio oltre perchè non voglio parlare di questo, qui. Non per ora. Voglio parlare di viaggi. Grazie per la comprensione.

Amenità:

  • Quasi tutti i rotoli di carta igienica non hanno il buco ma i porta rotoli sono appesi comunque al muro, vuoti. La carta é sullo sciacquone.
  • Sui rubinetti c’è il simbolino freddo/caldo, fate il contrario di quello che dice il simbolino. Sempre.
  • Il pane uzbeko é qualcosa di meraviglioso, si pucia nel té e anche nella Coca Cola dove fa “shhhhhhh”. Suona orribile nella Coca Cola, ma fidatevi, non lo è. Anzi, non so se potete fidarvi perchè quel giorno venivo da una camminata nel deserto…
IMG_9994
Questo negozietto di Muynak che vendeva di TUTTO mi ha salvata con quella Coca Cola. W gli zuccheri! Era ghiacciata. Ho comprato la ciotola a perenne memoria, perché non aveva bicchieri. Ero pronta a bere dalle mani.
  • Mi hanno spiegato che gli uzbeki sono sensibili a come si chiude una portiera, va chiusa sempre piano. Sono d’accordo, ma per paura non ho chiuso bene una sola portiera. Tutte appoggiate. A Tashkent è normale prendere dei taxi privati, cioè persone che hanno una macchina e con una speciale licenza possono trasportare passeggeri. Oltre ai taxi veri. Ecco perché capita così spesso di dover chiudere portiere e ogni volta con una persona nuova al volante.
  • Ci sono le carote gialle e l’uva soprannominata ‘dita di principessa’ (nella foto che segue).
    IMG_0386.jpg
  • Al mercato di Tashkent abbiamo aspettato per mezz’ora che tornasse la signora che vende il kvas (bevanda leggermente alcolica a base di pane nero fermentato) più buono di tutto il paese. Ne valeva la pena. Dice “Quanti bicchieri?“. “Dacci la bottiglia!

IMG_9843

Severità:

  • Per utilizzare la metropolitana di Tashkent occorre comprare un gettone tipo giostra e portare sempre con sé il passaporto. Per accedere bisogna sempre passare al controllo passaporti e borse.
  • Niente foto in metropolitana o ti arrestano, niente foto a treni e stazioni. Per quanto riguarda la metropolitana questa cosa aggiunge però un tocco magico, perché l’unica cosa che puoi fare è cercare di ricordare la stazioni a memoria. Io ricordo delle fermate meravigliose e maestose, in marmo, con mosaici. Nello stile della metropolitana di Mosca. Se avete mai avuto il piacere di vederla, è altamente consigliata!
  • Alle stazioni dei treni si può accedere solo con biglietto e dopo aver fatto diversi controlli biglietti, passaporti e bagagli.
  • Se devi ritirare dei soldi, ci vorrà un po’ di tempo e qualche controllo.
  • La polizia esegue frequenti controlli lungo strada.

 

9 pensieri riguardo “Rubrica di fatterelli uzbeki

  1. […] Durante il viaggio in Uzbekistan, lo scorso anno, ho iniziato a scrivere una rubrica di fatterelli… Molti di loro erano infatti preoccupati per il mio viaggio in solitaria, così ho trovato il modo per aggiornarli sulle stranezze e particolarità che incontravo nel corso del mio viaggio. Tutti così sapevano che io e il mio spirito di osservazione stavamo benisssssimo. […]

    "Mi piace"

Lascia un commento