Viaggio mentale tra gli aggettivi di nazionalità: italiano – tedesco

Oggi un gigantesco off-topic, un argomento fuori dal tracciato “viaggi”. Solitamente pubblico il lunedì, perchè mi piace iniziare bene la settimana, ma a questo viaggio esclusivamente mentale dedico un extra.

Tempo fa ero costretta a casa e così mi sono messa a riflettere sugli aggettivi di nazionalità.
Ho cominciato a chiedermi come si dicesse “italiano” in altre lingue (principalmente europee + giapponese) e poi ho fatto lo stesso esercizio con “tedesco”.

Italiano

“Italiano” conserva la stessa identica radice in numerosissime lingue, la maggior parte.

Inglese: Italian
Francese: italien
Tedesco: italienish
Spagnolo: italiano (e anche in galiziano e catalano)
Portoghese: italiano
Russo: Итальянский (Italianskii)
Greco: Ιταλικά (Italica)
Lettone: Itāļu
Lituano: Italų
Maltese: Taljan
Norvegese: Italiensk
Rumeno: Italiană
Serbo: Италијански (Italianski)
Slovacco: Taliančina
Sloveno: Italijanščina
Svedese: Italienska
Turco: İtalyanca
Ucraino: Італійська (Italiiska)
Giapponese: イタリア人 (Itariajin)

Le eccezioni riguardano l’ungherese – lingua famosa per non avere nulla a che vedere con il ceppo indoeuropeo -, in cui italiano si dice Olasz e il polacco – Włoski.
La spiegazione del perchè Olasz la trovate qui.
La spiegazione del perchè Włoski (capelli, in polacco) la trovate qui.

Italia

L’etimologia del nome “Italia” è molto complessa e si fonda su teorie che potete leggere in questa pagina, ma sta di fatto che il nome potrebbe avere origini classiche (o greche o romane) e per questo motivo potrebbe darsi che la stessa parola ha viaggiato intoccata nel tempo e nello spazio nel pianeta (anche se sarei curiosa se è vero anche per le lingue che non conosco e che mi sono illeggibili come hiddish איטלקית, hindi इतालवी e thailandese อิตาเลียน). Basti pensare che persino il criptico e misterioso finlandese utilizza un banale Italialainen

Germania

Questa cosa del rimanere praticamente intatti nel tempo e nello spazio non è successa invece al nome ‘Germania’ e all’aggettivo ‘tedesco’ – nati molto in seguito a ‘Italia’ e ‘italiano’ – non hanno resistito alle distanze trovando in ogni luogo un modo diverso per essere definito.

Tedesco

Tedesco risulta molto diverso in tutte le lingue. Già in italiano è curiosa la differenza tra il nome proprio dell nazione – Germania e l’ aggettivo di riferimento – tedesco, che si spiega così:

Guardando bene, la parola tedesco assomiglia un po’ alla parola deutsch e non è un caso: infatti, le due parole hanno la stessa radice. Nel Medioevo, nel territorio della Germania, che non esisteva ancora come Stato, si parlava il latino (lingua della chiesa e dei saggi) e una lingua popolare chiamata theodisce. Questa parola appare per la prima volta in un documenti dell’anno 786 dopo Cristo, proviene dai dialetti germanici e significava semplicemente “del popolo”. Quindi, in origine “lingua tedesca” significava semplicemente “lingua del popolo” a differenza del latino che era la lingua dei saggi, dei monaci, la lingua di chi sapeva leggere e scrivere. Da theodiscus si sviluppa la parola deutsch e in Italia la parola tedesco. I tedeschi ovvero die Deutschen erano quindi semplicemente coloro che parlavano la lingua del popolo.

La parola theodiscus e la sua variante medio-alto tedesca diutsch compaiono attorno al 1080 nell’Annolied di Siegburg, in cui si parla di diutsche lant cioè territori tedeschi e non un paese unitario per cui il termine tedesco rimase a lungo un concetto puramente linguistico, oltre ad avere una connotazione generica e negativa di coloro che non erano ancora entrati a far parte della cultura romano-cristiana. Nel 786 d.C. il vescovo di Ostia informa che in un sinodo anglosassone sono state lette le decisioni di una precedente riunione ecclesiastica “tam latine quam theodisce“. La forma latina theodiscus viene sostituita verso la fine del 9° secolo dal termine teutonicus forse per motivi ideologici e politici, come il declino dei Franchi, creatori in un certo qual modo della parola theotiscus.

Digressione sull’origine della parola “tedesco” a parte – era irresistibile, scusatemi – questo aggettivo di nazionalità è molto vario nelle lingue. Principalmente però ci sono sei allineamenti.

Lingue per cui “tedesco” deriva da “theodisce”.
Nederlandese: Diutscher
Danese: Tysker
Norvegese: Tysk 
Svedese: Tyska

Lingue per cui “tedesco” fa riferimento ai popoli Germanici.
Inglese: German
GR. Γερμανικά (Germanica)
Maltese: Ġermaniż
Rumeno: Germană

Lingue per cui “tedesco” ha avuto origine dall’unione di diverse tribù, e il significato del nome stesso è “tutti gli uomini”.
Francese: Allemand  
Spagnolo: Alemàn
Portoghese: Alemão
Turco: Almanca

In russo tedesco si dice Немецкий (Nemezkii) e ci sono versioni similari in tutte le lingue slave – stranamente vale anche per l’ungherese che slava non è – e significa “barbaro”, “colui che parla una lingua straniera” e originariamente “colui che balbetta”.
Ungherese: Német
Polacco: Niemiecki
Slovacco: Nemčina
Sloveno: Nemščina
Ucraino: Німецька (Nimeska)
Serbo: Немачки (Nemaski)

In finlandese il termine “tedesco” deriva invece da Sachsen, Sassonia e quindi dai Sassoni.
Finlandese: Saksa

In lituano e in lettone il termine “tedesco” pare che invece abbia un’origine molto simile a quella del russo Немецкий. Sembra che il termine vāci (e derivati) fosse utilizzato per identificare gli stranieri che parlano ad alta voce e in una lingua sconosciuta.
Lituano: Vācu valoda
Lettone: Vokiečių

Ah, in giapponese si dice: ドイツ人 (doitsujin) ovvero: jin-persona e doitsu che è la traslitterazione di deutsch.

 

Spero di non essere più costretta a restare in casa. Mai più. Altrimenti chissà quali altri infiniti viaggi mentali potrei intraprendere…

 

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3 pensieri riguardo “Viaggio mentale tra gli aggettivi di nazionalità: italiano – tedesco

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