Fattarelli coreani

È ora di ammetterlo. Cerco sempre di tenere nascosti i miei nuovi interessi il più possibile, perché tutti quelli che mi circondano sanno che poi mi appassiono. È un po’ che mi interesso alla Corea del Sud (come a parecchi altri luoghi del mondo) e quindi ho fatto le mie ricerche ed ecco alcuni fattarelli che ho trovato qui e là.

1- Soffiarsi il naso, è maleducazione?

In Giappone è maleducazione e mi chiedevo se lo fosse anche qui. I ragazzi coreani con cui ho parlato mi hanno chiesto: “This situation might happen? I’ve never experienced that situation, but, if a beautiful girl like you will blow her nose, I’m fine“. E qui capisco due cose:

  • niente, non si fa neanche qui, come in Giappone, se arriva il raffreddore è finita;
  • ammazza che provoloni ‘sti coreani. Comunque grazie per il complimento, lo prendo e lo porto a casa!

2- Mettersi le dita del naso invece va bene?

Certo! Qual è il problema? Però (c’è un però) non puoi metterle nel naso di altre persone. Quello è davvero maleducato. Capito? Ravanatevi le vostre di narici.

3- L’inglese

Lo studiano per tanti anni, tutti, ma non lo parlano bene perchè in Corea non c’è tutto questo turismo dall’Europa e dall’America. In più i coreani sono timidi (mah) e quindi mica fermano gli occidentali per strada per fare conversazione. E questa non è timidezza, è normalità!

Hanno quindi le basi grammaticali, ma non lo parlano mai, quindi dovete apprezzare i loro sforzi e aiutarli a parlare.

4- Il giapponese

Lo parlano in parecchi, meglio dell’inglese molto spesso.

5- Non molti coreani sono stati in Italia, ma sono anche pochi gli italiani che vanno in Corea.

1-1 palla al centro.

6- Tutti pazzi per il calcio.

2-2 palla al centro (ma soprattutto Premier’s League).

7- Macchè Whatsapp.

In Corea non sei nessuno se non hai KakaoTalk, che è come Line, ma per la Corea.

8- Guarda più film coreani

È l’ottavo comandamento. Allenati a mettere le dita nel naso, scopri cosa diavolo è il K-Pop e guarda più film coreani. Io non sono digiuna e ne ho già visto qualcuno, sicuramente la cinematografia coreana ha una modalità narrativa e uno sguardo sul mondo decisamente originali e avrà sempre più spazio e attenzione anche tra il pubblico occidentale. Per ora consiglio:

9- Leggi bene le superstizioni coreane

Persincorea.com è il migliore sito in italiano per le informazioni che riguardano turismo/soggiorno/studio in Corea. Tutte le superstizioni nell’articolo sono abbastanza bizzarre, come tutte le superstizioni del mondo. Meglio però non avere la tremarella alle gambe in pubblico.

10- Beauty shopping

Studiare

studiare

studiare

in anticipo quali prodotti sono ideali da comprare in Corea. Leggi – ad esempio – il blog della mia amica Mari (https://nuvoledipannablog.wordpress.com/) e trovi le recensioni di alcuni prodotti coreani. Ne vedrai delle belle da Mari e da me, promesso! Ma non svelo altro.

11- Servizio militare

Ogni ragazzo fa obbligatoriamente il servizio militare che in Corea del Sud dura due anni.

12 – MEEFF

È il nome di un’applicazione che consente di trovare amici coreani.

Come già mi era capitato in Giappone, ho capito che in Asia è normale stringere amicizie online, mentre forse da noi queste applicazioni si utilizzano solo per incontri sentimentali o “siamo più che amici”, mettiamola così. Ho trovato infatti questa app dove ragazze e ragazzi coreani cercano amici stranieri per parlare inglese. Ci sono anche i pervertiti, ma quelli non mancano mai in nessuna parte del mondo e la cosa migliore è che qui si dichiarano subito per tali “Hello, I’m a pervert” oppure “まんこが好きだよ”. Così potete eliminarli subito o magari vi interessano, eh, è lecito. La maggior parte però vuole semplicemente parlare un po’ in inglese. Il 90% dei coreani con cui ho chiacchierato non è mai stato in Italia, il 70% non è mai stato in Europa. Incontrare un italiano/a per loro è una cosa abbastanza singolare. Il turismo in Corea è infatti principalmente asiatico.

I coreani sono abbastanza timidi, ma molto generosi nel caso in cui chiediate informazioni sul Paese, la cultura, il turismo.

Ho passato settimane e settimane a chattare solo con coreani/e, mi sentivo un attimo fuori dal mondo, ma è stata una bella esperienza. Ho imparato molto anche solo parlando con loro, ho avuto un sacco di informazioni e loro hanno parlato inglese.

Win – win.

Ps. I ragazzi su MEEFF hanno tutti quanti una foto con il filtro ‘micio’ con baffetti, nasino e orecchiette da gatto. Da qui si evince che il concetto di virilità cambia nei vari angoli del mondo. Quelli che fanno i dottori hanno tutti una foto mentre operano. Sono davvero delle macchiette.

13 – Feste nazionali

3 ottobre: Festa della fondazione della Corea

Il Chuseok (la data cambia ogni anno perchè si basa sul calendario lunare), antica festa del raccolto che fa riunire tutti i familiari in una sorta di Giorno del Ringraziamento.

9 ottobre: Giorno dell’Hangul in cui si celebra l’adozione dell’alfabeto coreano, che si chiama per l’appunto Hangul.

Vacanze estive e Natale non pervenuti.

Vado avanti ad indagare che non si sa mai.

11 pensieri riguardo “Fattarelli coreani

  1. Ti posso confermare che i coreani non si soffiano il naso, preferiscono di gran lunga tirar su con il naso per ore. Se hanno un fazzoletto a portata di mano, al massimo si asciugheranno la punta del naso!
    Per quanto riguarda l’Italia, so per certo che ci amano molto e molti sognano di venire in viaggio nel Bel Paese. Quando andrai in Corea noterai molti negozi, caffetterie, brand coreani usare nomi italiani, sempre perché l’Italia è sinonimo di qualità e buon gusto… però fai attenzione, la versione coreana della carbonara è fatta con la panna e non con l’uovo e ci infilano anche i broccoli. O.O

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    1. Molti mi hanno detto “non vorremmo seguire il Giappone, ma alla fine lo facciamo” e in effetti dalla tua descrizione rivedo il Giappone. Tranne per i viaggi in Italia (ne siamo invasi :D) e per la carbonara con i broccoli?! Deliziosa immagino 😀 Grazie mille per il tuo commento, quando sei stata in Corea?

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  2. Divertente articolo 🙂
    Per quanto riguarda il cinema, è uscito anche in italia “train to busan”, merita una visione anche da chi non ama gli zombie movies. La storia del cinema coreano è molto travagliata, come un po’ la storia del paese. Nato negli anni 20 sotto il dominio jap è stato poi assorbito dalla macchina della propaganda bellica durante la II guerra mondiale. Dopo la distruzione del paese non restò praticamente nulla della vecchia cinematografia, poi la divisione in due parti, la guerra civile negli anni 50.. il cinema ripartì negli anni 60 durante i quali fu uno dei passatempi preferiti dalla popolazione. Quegli anni vengono ancora considerati gli anni d’ oro del cinema coreano. Dopo il colpo di stato che portò alla dittatura la politica mise le mani sulla produzione con una serie di leggi assurde che provocarono la chiusura di quasi tutti gli studios. Rimasero solo pochi, costretti a far film a ritmo continuo senza così poterne curare la produzione. Il prossimo aprile, ad Udine, c’è il festival del cinema asiatico, sarebbe molto bello andarci. Ciao

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    1. Ho visto “Train to Busan” di recente, è interessante, mi è piaciuto il ritmo e il non risparmiarsi proprio niente.
      Grazie mille per l’excursus sulla storia del cinema coreano, sono felice che grazie al Festival di Venezia sia sempre più conosciuto in Europa. Interessante anche il festival di Udine, se sarò in Italia lo prenderò senz’altro in considerazione. È questo: http://www.fareastfilm.com/easyne2/homepage.aspx ?

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      1. si, quello.. hanno un gusto un pò diverso dal nostro ma, per esempio, ci sono tanti thriller, action/police molto validi. A volte sono un pò teatrali e danno maggior risalto alla mimica facciale, alle espressioni di contingenza, ma son quasi sempre simpatici e fracassoni 🙂

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  3. Questo post è davvero utile e divertente! 🙂
    Avere la possibilità di vivere a fondo una cultura diversa è un’esperienza unica, che lascia una ricchezza infinita. E’ bello approfondire tutti gli aspetti del vivere quotidiano, mi piace il tuo modo unico di renderci partecipi delle tue avventure! Buona prosecuzione!!

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    1. Grazie di cuore per il tuo splendido commento! Sono perfettamente d’accordo con te, scoprire le sfumature della vita quotidiana nei quattro angoli del pianeta è una ricchezza unica, che onestamente mi interessa più della visita ai monumenti o al mero viaggio. Io penso che siano le persone il tesoro di un viaggio. 🙂 Grazie per tutto quanto, tu sai perchè, ne sono davvero molto felice!

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  4. Articolo carino! Mi stupisce che tu abbia beccato dei “provoloni” coreani, in genere non capita spesso di sentire queste cose in estremo oriente! Mi ha molto divertito!
    Il cinema è diffuso ma non è molto artistico, più azione, poliziesco, horror, drammone. Una cosa artistica molto bella della Corea è la danza. Il Seoul dance festival è uno dei più prestigiosi festival di teatro danza dell’Asia (cioè del mondo). La danza in Asia è sempre vista come una cosa sacra, questa è una differenza che ho trovato con l’Europa.
    La Corea è un paese super militarizzato visti i loro famosi vicini lancia-missili. Ma hanno un sistema scolastico assurdo, così come in Giappone, forse peggio mi hanno detto.

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  5. Ciao! Complimenti per l’articolo, anche io è qualche mese che mi sto interessando molto di Corea, coreani e tutto ciò che li riguarda (sul Giappone ormai so troppo, lo amo !). Mi sto facendo una cultura di film coreani e li trovo alcuni esilaranti, altri davvero ben fatti e trame molto intriganti, specialmente il genere thriller.

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