Oggi ho l’onore di ospitare sul blog, una guida molto completa di Tokyo scritta da Luca Borra. Luca è membro dell’associazione Fujikai come la sottoscritta e questo lavoro merita secondo me un applauso perchè è davvero dettagliato, sicuramente ci è voluto un sacco di impegno e di tempo. Grazie mille Luca!
Pubblico un estratto qui di seguito e potete scaricare la guida completa (112 pagine) qui.
di Luca Borra
luka-182 (at) hotmail.it
Perché Tokyo?
Non credo saprei elencare tutti i motivi per cui adoro questa città, e perché nonostante io l’abbia già visitata per due volte il desiderio di tornare riaffiora sempre, anche solo a pochi giorni dal ritorno.
Sarà perché è la capitale di una nazione e la culla di una cultura che mi ha sempre affascinato, perché racchiude numerosissime realtà al suo interno che credo sia impossibile conoscere bene fino in fondo, o perché agli occhi di un occidentale un viaggio a Tokyo è la scoperta di un mondo totalmente nuovo, un mondo che fino ad ora era relegato ad opere di fantasia, ma che in realtà esiste sul serio, e dove vivono milioni di persone.
Tokyo è una megalopoli, di quelle che non avevo mai avuto occasione di visitare.
Una città che unisce tradizione a modernità, dove l’armonia e il silenzio di parchi e templi si scontra con le luci al neon delle insegne, con la musica assordante dei pachinko e con il chiasso e i brindisi delle izakaya.
Una metropoli dove ci si può imbattere in un’elegante signora in yukata in attesa dell’ultima metro, di fianco a salary man in tenuta da ufficio e a giovani con accessori delle nuove tendenze, che parrebbero strani perfino se fossero un personaggio di un manga.
Dove i vicoli di altri tempi della Omoide Yokocho si aprono improvvisamente sulle strade fiancheggiate dagli enormi grattacieli di Shinjuku.
Una città, un intero popolo, dove la cortesia e gli inchini sono di casa a qualsiasi ora, per quanto spesso forzati, dove la puntualità e la pulizia sono motivo di orgoglio, dove ognuno prende molto seriamente il proprio compito per il bene della comunità e dove il timore di recare disturbo al prossimo viene prima delle esigenze personali.
È per questo che Tokyo e il Giappone vengono visti con occhi di puro stupore da chi per la prima volta, da occidentale, mette piede nell’arcipelago, un mondo totalmente diverso che a tratti può sembrare grottesco se non si approfondisce la storia e gli aspetti culturali che ne stanno alla base.
Per questo amo Tokyo, per tutti i luoghi e le persone che ci ho trovato, per le emozioni che mi ha fatto provare e per tutte esperienze che mi hanno fatto crescere come persona, e che ogni giorno fanno tornare in me la voglia di un nuovo viaggio nella capitale del Paese del Sol Levante.

Introduzione
Quanto segue vuole essere una condivisione delle mie esperienze fatte a Tokyo in due viaggi, uno svoltosi nell’estate del 2015 e un secondo fra Dicembre 2016 e Gennaio 2017.
Nonostante io non sia un esperto il mio desiderio è quello che questa “guida” possa rendere il vostro viaggio il più piacevole possibile, così come i miei viaggi sono stati resi piacevoli grazie ai numerosi blog, libri e guide che ho avuto modo di leggere, ai quali vanno aggiunti i consigli di amici che in Giappone hanno viaggiato e vissuto e a quelli che tuttora ci vivono.
In particolar modo per quanto riguarda il mio secondo viaggio devo ringraziare Patrick Stephen Colgan per i consigli che mi ha dato, anche attraverso il suo blog e al suo libro “Orizzonte Giappone” che raccoglie esperienze che credo possano tornare molto utili a chiunque abbia intenzione di fare un viaggio in questo splendido paese.
Le informazioni e consigli che sto per darvi sono frutto di esperienze personali, potrebbero contenere errori, inesattezze o risultare datate.
Per questo il mio consiglio è quello di verificare e informarvi meglio sui punti che potrebbero interessare anche il vostro viaggio, considerando anche che la città evolve spesso, di anno in anno, tanto che nel frattempo alcuni luoghi citati potrebbero essere stati spostati o chiusi.
Premetto inoltre che quanto segue non è forse consigliato per chi ha solamente pochi giorni disponibili per visitare la città, o per chi punta ad una visita maggiormente incentrata sulle principali e più famose attrazioni turistiche, musei e/o opere architettoniche.
Non che questi ultimi elementi manchino, ma come potrete notare le informazioni che fornirò a riguardo potrebbero essere molto esigue rispetto a quelle dedicate ad altre attività più “leggere”, più adatte ad una vacanza di più giorni e con quindi più tempo libero a disposizione. (Oppure se, come nel mio caso, avete una visione tutta vostra delle città e dei viaggi…)
Informazioni
Tōkyō 東京
Stemma:
Regione: Kantō
Superficie: 2 187,66 km²
Abitanti: 13.513.734 (2016)
Densità: 6.168 ab./km²
Fuso orario: UTC+9
Nome abitanti: edochiani, tokyoti
Tokyo: quando, dove e come
Prima di decidere di partire per un viaggio in Giappone dovete tenere presente alcuni punti molto importanti, tra i quali:
- La cultura è per certi aspetti profondamente diversa, potreste trovare persone comprensive nei confronti degli stranieri così come persone che non trovano ovvie o banali cose che per voi lo sono, e che quindi potrebbero trattarvi con malcelata insofferenza.
Per esempio, lasciare il resto ad un locale come mancia, oppure soffiarsi il naso in pubblico potrebbero sembrare normalissimi comportamenti per voi, non lo sono invece per la maggior parte dei Giapponesi.
Occorre quindi una certa capacità di adattamento e comprensione, anche se nelle grandi città come Tokyo, abituata ai turisti, non dovreste avere grossi problemi o momenti di imbarazzo.
(Se vi dovesse capitare di non essere sicuri di star facendo la cosa giusta in un determinato luogo, il mio consiglio è quello di osservare prima il comportamento delle persone intorno a voi, e se non dovesse risultare chiaro il comportamento da tenere chiedete senza esitazione a chi di dovere o semplicemente ad un passante, per la maggior parte dei casi saranno più che felici di aiutarvi, e spesso lo faranno con fin troppo zelo!)
- La lingua è molto diversa dalla nostra, e non date per scontato che la gente parli inglese, perché molto probabilmente non sarà così.
Imparare pochi semplici termini prima di intraprendere il viaggio può tornare più utile di quanto sembri, anche solo per velocizzare la comprensione dell’argomento di cui si parla.
Per quanto non siano ottimali, alcuni programmi di traduzione online possono aiutarvi sotto questo aspetto, nei casi più disperati.
Per quanto riguarda invece le indicazioni e i vari avvisi scritti fortunatamente il più delle volte sono accompagnati da una traduzione inglese e non dovreste avere quindi grossi problemi.
- Il cibo e gli ingredienti utilizzati nella cucina nipponica non sono quelli che si possono trovare in quella italiana, nonostante non sia difficile trovare ristoranti etnici europei.
Se seguite una dieta vegetariana o avete intolleranze a determinati alimenti è bene informarsi con anticipo su dove e cosa mangiare.
Un mio consiglio è quello di farvi scrivere delle frasi in giapponese che spieghino la vostra situazione, in modo da farla capire in modo chiaro e senza malintesi a chi vi troverete davanti.
(Se non conoscete nessuno che parla giapponese rivolgetevi ad un qualche forum o gruppo Facebook dedicato a viaggi o al Giappone.)
- In Giappone non esiste il piano terra.
So che potrebbe sembrare un consiglio stupido, ma serve saperlo per non farsi prendere dal panico quando in ascensore non troverete il pulsante appropriato.
Semplicemente i piani sono numerati partendo da quello in cui si entra in un edificio, quindi il loro primo piano corrisponde al nostro piano terra.
Quando
Ho avuto modo di viaggiare in Giappone in estate ed inverno.
Per quanto riguarda la prima ci tengo ad avvisarvi, se avete intenzione di trovarvi là durante questa stagione preparatevi ad un’afa opprimente e a molta aria condizionata.
Infatti, nonostante non sia eccessivamente caldo, il Giappone è particolarmente umido durante il periodo estivo e per ovviare a ciò i giapponesi non lesinano certo nell’uso di aria condizionata in ogni dove.
Negozi, ristoranti, stazioni, convogli della metropolitana e quasi tutti i luoghi chiusi non mancheranno di un sistema di condizionamento dell’aria, che a causa della forte escursione termica potrebbe causarvi problemi di salute specie se accompagnata ad un primo periodo durante il quale il vostro organismo non sarà ancora abituato alla nuova dieta o ancora in subbuglio a causa del lungo viaggio.
Oltre a ciò, sconsiglio questo periodo se avete intenzione di fare lunghe camminate o escursioni, sempre a causa del clima.
Nel caso il caldo non vi spaventi, scegliete un alloggio che disponga di una lavatrice o che si trovi nei pressi di lavanderie self-service, per evitare di dover portare con voi troppi cambi di vestiario.
Fortunatamente c’è da dire che i distributori automatici con bevande fresche (o calde, in inverno) sono molto diffusi in tutto il Giappone, e potrebbero rivelarsi la vostra salvezza nella calura estiva.
Gli inverni giapponesi non sono molto rigidi, variano dai 4 ai 14 gradi e raramente scendono sotto lo zero nel Kanto.
Come accade in estate, anche in questa stagione i giapponesi corrono ai ripari per mitigare gli effetti del clima, raramente vi capiterà di stare al freddo nei locali chiusi, nemmeno nei vagoni della metropolitana, dove spesso pure i sedili sono riscaldati.
Di contro c’è da dire che in questa stagione, come da noi, il sole tramonta presto e già verso le 17:30 si ha un discreto calo della temperatura che insieme alla poca luce limita il tempo a disposizione per escursioni fuori porta e per le visite ai parchi o ad aree all’aria aperta.
Dove alloggiare
Le soluzioni per trovare un alloggio a Tokyo sono svariate, dagli ostelli, agli hotel oppure affidandosi a Airbnb e servizi simili.
I prezzi ovviamente cambiano da quartiere a quartiere e, nonostante a Tokyo non esista un “centro città” vero e proprio, i prezzi nei quartieri più turistici sono sicuramente più alti.
Questo non significa però che scegliere un quartiere più distante dalle zone di interesse sia la scelta migliore, anzi.
Alloggiare in luoghi più economici, ma difficili da raggiungere, perché lontani dalle stazioni principali non è un buona idea, i soldi risparmiati per l’alloggio vi si ritorceranno contro in termini di tempo perso e di spese aggiuntive per i trasporti.
Un buona zona per trovare alloggio l’ho trovata nel quartiere di Shinjuku, nella zona ovest della capitale.
Shinjuku offre infatti la comodità di avere una delle stazioni dalla quali transitano la maggior parte delle linee della metropolitana, oltre a trovarsi a quaranta minuti circa a piedi dal vicino quartiere di Shibuya e Harajuku, entrambe zone di interesse turistico, che di certo non devono mancare nella vostra visita alla città.
Oltre a ciò, Shinjuku offre molte zone da visitare ed attrazioni turistiche (che spiegherò più avanti, analizzando i quartieri), molti esercizi di ristorazione di tutti i tipi e la possibilità di fare della vita notturna senza dover ricorrere ai costosi taxi, spesso poco affidabili, per il rientro, dopo la chiusura della metropolitana, con l’ultima corsa di mezzanotte.
Akihabara è un altro punto strategico dove porre la propria base a Tokyo, in quanto vicino anch’esso alle principali vie di trasporto pubblico.
Purtroppo a differenza di Shinjuku questo quartiere dà il meglio di sé nel tardo pomeriggio risultando abbastanza spento durante la notte, oltre a offrire una minore scelta di servizi di ristorazione.

Nel caso scegliate un appartamento in affitto, piuttosto che un hotel, è opportuno informarsi molto bene delle dimensioni della struttura, considerati i bagagli ed eventuali acquisti che farete durante la permanenza.
Oltre a ciò, controllate i vari servizi presenti come il bagno, il riscaldamento, la presenza o meno di una lavatrice, la distanza a piedi dalla stazione più vicina, le regole generali dell’abitazione e quelle per lo smaltimento dei rifiuti. (Per quanto riguarda queste ultime due, chi affitta è spesso molto esaustivo a riguardo.)
Dico questo perché il concetto di giapponese di abitazione è diverso da quello che abbiamo noi.
Un appartamento a Tokyo per quattro persone potrebbe bastare a malapena per tre viaggiatori occidentali e ritrovarsi in una struttura di dimensioni non adatte potrebbe rendere la vostra vacanza un vero incubo, scegliete quindi con cura!
Se tutto ciò vi spaventa o vi sembra troppo impegnativo, meglio optare sui classici hotel, a discapito però di un prezzo maggiore.
[…] via Perché Tokyo? Consigli per amare la città — È casa o mondo? […]
"Mi piace""Mi piace"