Non è la prima volta che mi viene chiesto un consiglio specifico su questo argomento. Diverse persone mi hanno fatto presente che il loro viaggio sarebbe stato per metà vacanza e mare e quindi erano alla ricerca di un riassunto significativo di templi da visitare sull’isola di Bali.
Come potete leggere nel post in cui ho descritto l’itinerario del mio viaggio, sul mare posso darvi ben pochi consigli, mentre i templi li ho davvero visti tutti. O quasi. Ma tanti e tanti. Me la sento quindi di farvi una selezione dei MIEI templi preferiti. Ricordatevi sempre che questo blog è tutto un “secondo me”.
Come regola generale nei templi potete indossare quello che vi pare, l’unica cosa è che dovrete coprirvi le gambe. O vi portate un vostro pareo oppure nessun problema, all’ingresso dei templi potete prendere a prestito il sarong e il sash (la cintura), entrambi indispensabili. Il contrasto di colori brillanti è bellissimo e lo fotografavo ogni giorno, trovate le foto qui.
1 – Pura Tanah Lot
Da questo tempio non potete proprio scappare. È l’icona di Bali per eccellenza e lo merita davvero. Innanzitutto il nome: Pura è tempio, una parola che troverete ovunque, Tanah è terra e Lot è mare perchè si trova sulla cima di uno spettacolare scoglio nel mare. È dedicato agli spiriti che proteggono il mare e si dice che le sue grotte siano abitate da serpenti marini che difendono il tempio. Le leggende legate a Tanah Lot sono tutte affascinanti. Fu costruito nel XVI secolo dopo che il sacerdote santo Niratha vi trascorse una notte. Sembra che esistesse un ponte che collegava il tempio alla terraferma che venne distrutto dal mare impetuoso. Un’altra curiosità che riguarda Tanah Lot è che al di sotto del tempio, in una grotta, pare ci sia una fonte di acqua dolce nonostante sia completamente circondato dall’acqua salata dell’oceano. Sulla terraferma, nelle vicinanze di Tanah Lot, ci sono altri cinque templi visitabili nella stessa escursione: Pakendungan Pura Pura Penataran, Enjung Galuh, Jro Kandang, Batu Bolong (che vedete nella prossima foto) e Mejan. Il tempio di Tanah Lot è molto ricercato dagli sposini per le foto del loro giorno di nozze e dai turisti che non vedono l’ora di ammirare il famoso tramonto. Io vi consiglio due cose: o arrivate prima delle 10.00 e non trovate nessuno, ma la vedo difficile che vi fermiate fino al tramonto, oppure secondo me il meglio è arrivare dopo pranzo, visitare tutta l’area per bene e alle 17.00/18.00 prendete posto in prima fila nei localini sulla costa con vista tempio di Tanah Lot, vi prendete un cocco, ne sorseggiate il latte e vi godete la vista aspettando il tramonto in prima fila. Impagabile.
2 – Pura Tirta Empul
È il tempio delle acque sacre, tanto spirituale quanto scenografico. Non potrete dimenticarvi facilmente di quella grande vasca d’acqua su cui si affacciano numerosi fonti a getto continuo. Le persone si mettono diligentemente in coda ed entrano vestite. Ad ogni fonte si lavano con il getto d’acqua a mo’ di benedizione e pregano. Un rituale che si ripete per ogni singola fonte. Ognuno porta con sé dei doni, tipicamente un cestino di foglie intrecciate contenente fiori, un oggetto che troverete ovunque a Bali. All’inizio vi farete dei riguardi e cercherete di non calpestare questi doni quando li trovate sul marciapiede, sarebbe meglio, ma diventa impossibile. Sono ovunque. Piccoli segni colorati.
3 – Pura Besakih
Pura Besakih è un enorme complesso di oltre 30 templi del X secolo ed è IL tempio balinese per eccellenza. Qui si svolgono le funzioni più importanti. Si trova di fronte alla vetta più alta dell’isola, il Monte Agung, che è considerato la dimora degli dei. Posizionato a quota 900 metri il complesso di Besakih gode di un’ottima vista panoramica delle montagne circostanti. La parte che più mi ha colpito di Besakih è sicuramente l’ampia scalinata all’ingresso costellata di statue. Il fatto è che nel 1963 il complesso di templi di Besakih venne risparmiato dall’eruzione del Monte Agung. La lava causò danni enormi e provocò la morte di moltissime persone. Arrivò a pochi metri dal tempio, ma senza danneggiarlo.
4 – Pura Uluwatu
Questo tempio è imperdibile perché si trova su una scogliera a picco sul mare, a 70 metri di altezza. La vista è magnifica. Vicino c’è una foresta che è piena di mica tanto simpatiche scimmiette. Hanno l’abitudine di rubare qualsiasi cosa capiti loro a tiro. Occhiali, cappellini, cellulari, tutto quello che avete a portata di mano. Portatevi solo l’essenziale. A una persona del mio gruppo avevano rubato gli occhiali, il guardiano ha cercato di recuperarli, ma la scimmia infastidita li ha mollati di colpo dall’alto. Addio occhiali. Le scimmie nella tradizione sono guardiane del tempio dove si venera l’unione dei poteri divini di Brahma, Vishnu e Shiva che qui sono diventati uno. È un luogo molto significativo per l’induismo balinese.
5 – Gunung Kawi con le sue tombe reali
Questo tempio è unico nel suo genere perchè ospita le tombe reali, delle strutture imponenti scavate nella roccia. Si trovano nella valle del fiume sacro Pekerisan che attraversa in perpendicolare il luogo. Si narra che potrebbero esserci molte altre tombe simili sepolte nessuno sa dove. Per arrivarci – vi avviso già – ci sono un sacco di scalini, all’andata in discesa, ma al ritorno… io vi dico che è fattibilissimo, nel mio gruppo c’era un signore di 76 anni che li ha percorsi con calma, ma senza problemi. Ne vale davvero la pena perchè i candi – così vengono chiamate queste tombe – si trovano in un paesaggio magnifico, sono circondati da risaie e giungla. Sembra di stare in un film di Indiana Jones con le liane, le facciate consumate dal tempo, dove la natura ha ripreso possesso del luogo. Qui trovate tutta la sua storia.
Se però avete ancora tempo… altri 3 templi caldamente consigliati
In aggiunta vi consiglio Pura Ulun Danu sul lago Batur, Pura Samuan Tiga e Pura Goa Lawah che giusto per curiosità andrebbe visto perchè è una grotta piena zeppa di pipistrelli. Che posto pazzesco.
Non dimenticatevi del palazzo d’acqua di Tirta Gangga
Non è un tempio, per questo l’ho escluso dall’elenco, ma è davvero imperdibile tra le visite culturali. Dunque, questo palazzo è circondato da un labirinto di laghetti e fontane, è un posto incredibile. Si tratta in realtà di una ricostruzione. L’originale del 1946 è stato distrutto dall’eruzione del 1963 del Monte Agung di cui scrivevo poco fa. Per altre info: qui.
Carissima, mi permetto di lasciare un commento, per segnalare una cosa tipica dei templi balinesi, da me indagata qualche giorno fa. Per gli appassionati d’Architettura (con la A maiuscola!), segnalo che molti templi a Bali hanno un ingresso monumentale strutturato rigorosamente secondo Sezione Aurea. In particolare, lo spazio aperto fra le due spalle dell’ingresso (o falsi montanti, o falsi stipiti) è esattamente un doppio rettangolo aureo, cioè 2 rettangoli aurei sovrapposti. Lo si vede per esempio in Pura Besakih e nel Pura Samuan Tiga, ma anche nel Pura Penataran Agung, e chissà in quanti altri… Questo denota grande attenzione alle proporzioni armoniche e un’ottima conoscenza della geometria.
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