Ah, vai in Giappone? Mi porti…

Annunciare che partirai per il Giappone non è mai facile. Per due motivi sostanzialmente.

Il primo è perchè si causano ampi rosicamenti, ma come dico sempre: il Giappone è una ruota che gira. Oggi tocca a te rosicare, domani a me. Perchè sai vero che rosicherò comunque quando ci andrai tu?

Il secondo è perchè piovono richieste di regali e acquisti. I più bizzarri. È capitato che mi chiedessero di portare a casa un kimono. Ok, va bene, dammi 3000 euro minimo e te lo porto. Mi hanno chiesto una katana, altri 3000 euro e una valigia immensa dove farcela stare e non c’è problema. Un ninja, un castello, una geisha, un pezzo di Fuji. Quando dici che vai in Giappone la gente non si limita.

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Vado a prendere un pezzo di Monte Fuji e torno. Per la cronaca, foto dal Monte Hakone.

Anche perchè non si immagina come stai messo con i bagagli.

Il Giappone è l’unico paese che mi causa ENORMI problemi di bagaglio. Parto sempre con la valigia vuota e torno con un secondo zaino, il tutto è stracolmo.

Un anno ho fatto incetta di libri di grafica e al check in ho dovuto fingere che una borsa che mi stava causando un’ernia fosse leggerisssssima! Appena mi sono trovata lontana due metri dal banco ho avuto un cedimento strutturale.

Mi è capitato di dover infilare i calzini sporchi in una tazza di Gundam, le mutande tra l’action figure di Nadia de Il mistero della pietra azzurra. Mi hanno chiesto di portare a casa un modellino di Gundam. Ok, sono andata al negozio sotterraneo Mandarake e ne ho scelto uno. Sì, perchè sono miliardi, esattamente come la quantità di yen che serve per comprarne alcuni. E sai come l’ho portato a casa? Ho dovuto disfare la scatola per appiattirla e a casa incollarla di nuovo. McGyver.

Ogni singola volta io tremo all’idea.

Ci sono gli amici a cui porteresti anche il Giappone intero (questo post non è per voi amici belli, non sentitevi chiamati in causa, se anche vi offendete e non mi dite cosa volete io porto lo stesso un ninja a testa) e poi ci sono quelle persone che normalmente fanno fatica a salutarti e mentre stai partendo – in mezzo al casino della valigia e della tua vita in generale – ti chiamano, ti chiedono se disturbano e tu dici “veramente sono nei casini, dimmi” “ah ecco, mi porti un’armatura da samurai?

 

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Ti porto questi ♥

8 pensieri riguardo “Ah, vai in Giappone? Mi porti…

  1. si vero :))) che poi, posso capire fino a 10/15 anni fa, ok, ci poteva stare la richiesta particolare “visto che sei là”…ma oggi, con internet sei connesso in tutto il mondo con negozi di ogni genere e se vuoi un kimono o una katana originali, te li prendi senza problemi 😉 credo ci voglia sempre un minimo di criterio nel formulare qualsivoglia richiesta…anche perchè, come dici giustamente nel tuo articolo, oggi a me, domani a te! ^_^

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  2. Esattamente 🙂 Ci sono ottimi negozi online che ti mandano di tutto e di più! Poi onestamente se stai in ferie in Giappone per due/tre settimane devi sprecare tempo prezioso a cercare “cose” per 20 persone. Mi sto togliendo un sacco di sassolini dalle scarpe con il blog 🙂 Sei stato in Giappone?

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  3. questo post mi ha fatto riderissimo.
    gli approfittatori sono sempre dietro l’angolo: mi raccontava una collega che si è trasferita a Londra che prima della partenza un mucchio di semi-sconosciuti la fermava in corridoio per autoinvitarsi a casa sua! °_°

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