C’è chi è curioso, chi ha trovato la tariffa scontata di una compagnia aerea, chi visita i musei cittadini, chi usa Oslo come scalo per partire alla volta di un tour nella natura norvegese.
Io ci sono andata la prima volta perché soffro di una sindrome che si chiama di “stravaganza geografica” cioè non riesco a starmene a casa mia. Ora ci vado perché lassù ho incontrato degli Amici che sono diventati praticamente famiglia.
E ora mi sento a casa.
Perchè andare ad Oslo, quindi? Ognuno dei motivi che ho citato è più che valido! Secondo me e secondo la mia esperienza dovreste andarci per tre principali ragioni: per scoprire la bellezza nascosta di questa città che all’apparenza può sembrare “niente di che”, per conoscere i norvegesi che sfatano al 100% il mito di essere dei freddi nordici e per mangiare divinamente bene e in compagnia. Da italiani scoprirete soprattutto a tavola quante cose abbiamo in comune: la qualità del cibo, la preparazione, la passione e la bellezza di goderne con amici e parenti.
Oslo non è Copenhagen
So già qual è la critica più dura che i turisti rivolgono a Oslo. Non è bella. Gli italiani la massacrano da questo punto di vista. Oslo in effetti non è esteticamente accattivante come altre città del Nord, come Copenhagen o Stoccolma. È una città molto semplice, molto funzionale, quasi giapponese, dove scarseggia il superfluo.
In realtà ci sono degli scorci di cui vi innamorerete.
1- L’Opera al tramonto (ne parlo tra qualche riga di questo spettacolo)
2- Aker Brygge in versione estiva, fatevi un aperitivo con vista mare. C’è anche una spiaggia che è diventata super popolare. Considerate Aker Brygge anche per un architour, se siete appassionati di architettura.
3- Grünerløkka, il quartiere alternativo e figo di Oslo! Capannoni industriali recuperati, caffè con pavimenti in legno consumato e vissuto, grandi poltrone sgualcite, non riesco a descrivervelo, andateci. Andateci anche a cena! Splendido! Graffiti graffiti e graffiti
4- A Grünerløkka cercate la via Brenneriveien, godetevi i graffiti, in particolare l’enorme coccodrillo e poi imboccate quella piccola vietta che si chiama Ingens Gate (tradotto “la via di nessuno”, LOL) . Vi troverete in un corridoio pazzesco con un lampadario di vetri appeso in mezzo alla strada. Bene, avete trovato il Blå, il locale più famoso e alternativo di tutta Oslo. Proseguite e arrivate a un magico ponticello sul fiume. Godetevelo. Sì, lo so, bellissimo, in un attimo Oslo è cambiata. (Ah, il fiume è ovviamente ghiacciato in gennaio e febbraio)
5 – Lasciatevi il Blå alle spalle e dopo il ponte girate a destra e camminate lungo il fiume. È bellissimo. Senza parole. Mi è stato consigliato di non passeggiare sotto il ponte della strada Trondheimsveien, ma a quel punto risalite sulla destra verso questa via.
Mangiare ad Oslo: che goduria!
Mi viene fame solo a pensare a tutte le cose buone che ci sono ad Oslo.
In primis il Salmone con la S maiuscola perché non assomiglia per niente a quello che arriva qui.
Il granchio, i gamberi di fiume, la carne di renna, la confettura di frutti di bosco (non dolce, fatta per accompagnare la selvaggina), il formaggio.
Lo sapevate che in Norvegia se la tirano un sacco perché è la patria di questo aggeggio per affettare il formaggio? È un orgoglio nazionale. Devo avere un libro per casa, anzi ve lo consiglio questo libro che è in inglese e spiega molto bene e con simpatici disegnini chi sono i norvegesi. “Brown Cheese Please, di Jenny K. Blake”
Per l’aperitivo, se è bella stagione vi consiglio il bar rooftop dell’hotel First Hotel Grims Grenka, mi ringrazierete mentre sorseggerete il vostro cocktail adagiati su enormi cuscini con gli occhiali da sole guardando Oslo.

Sempre per il bel tempo e a partire dall’aperitivo in poi c’è Stratos, sempre sul tetto!
Come ristorante vi consiglio Taverna’n sullo Youngstorget, cucina norvegese (provate le zuppe), mentre un ottimo ristorante fusion è nel quartiere di Grünerløkka, il Südøst Asian Crossover sulla via Trondheimsveien. Prenotate sia qui che al Taverna’n. Resterete sorpresi dalle atmosfere calde e accoglienti dei ristoranti: prevalentemente legno, cuscini, luci soffuse e soffici. Vi sentirete a casa. Non vi ho indicato ristoranti particolarmente costosi, ma vi sembrerà comunque tutto e sempre caro.
Breve nota: i norvegesi in generale sono dei grandi appassionati di vini italiani, troverete una grande cultura del vino e le carte dei ristoranti vi lasceranno a bocca aperta.
Infine c’è un aspetto che mi piace moltissimo della Norvegia (e di tanti altri Paesi del mondo, ma non dell’Italia): il bar dove puoi andare da solo con un libro senza che nessuno pensi che sei asociale. Poco tempo fa l’ho fatto in un bar del mio paese in Italia e mancava poco che chiamassero il Telefono Azzurro per darmi assistenza. Il mio preferito è un bar anonimo, ma per me è splendido, dove trovo sempre posto sui suoi accoglienti divanetti, dove mi concedo un cappuccino lungo come Via col Vento e un dolcino: Miss Bean Café di Ullevålsveien.
Allora: perché andare ad Oslo?
Per le splendide persone che troverete. Andateci per conoscere i norvegesi. Qui si parla spesso di “Freddo Nord”, ecco, fa freddo solo in senso climatico lassù. Spero che anche per voi verrà smontato pezzo dopo pezzo questo fastidioso cliché.
Andateci perché funziona tutto. E perché è davvero un sollievo quando è così. Andateci per mangiare. Risparmiate a casa e là ficcatevi in un ristorante di quelli che ti scaldano il cuore.
Andateci per trovarvi a vostro agio in una città che non sarà bella quanto Roma, ma “non si vede bene che col cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi.”
Ora che spero di avervi convinti a dare una chance a Oslo, vi dò qualche consiglio utile per il vostro viaggio.
Dove dormire
Dunque, prima di tutto: la Norvegia è cara rabbiosa. Sì. Chi ve l’ha detto aveva ragione. È un Paese decisamente benestante e soggiornarvi è tutto tranne che economico. E questo vi piacerà un po’ meno. Questi che elenco sono gli alberghi frutto di anni di tentativi di ricerca del meglio per qualità/prezzo.
Per quanto riguarda Oslo posso dire di evitare l’ostello Sentrum Pensjonat og Hostel. Se cercate in Booking i prezzi degli alberghi vedrete che il minimo è 100€ a notte a persona. Meno di questa cifra preparatevi alle sorprese. L’ostello ne costa 30€. C’è sempre un perché. In generale non dico no agli ostelli, dipende, questo è no.
Una via di mezzo è il P-Hotel Oslo che ho trovato anche a 60 € e ha il grande vantaggio di essere sulla via principale. Detto questo è spartanissimo, c’è solo l’essenziale. Solo l’essenziale. Però è pulito. C’è caffè gratuito da portar via nella hall e la mattina viene lasciato un sacchetto con la colazione fuori dalla porta (panino e succo). Attenzione a chi viaggia in macchina perché questa zona è ZTL.
Se saliamo un po’ di livello c’è un hotel dallo stile classico: il First Hotel Millenium, assolutamente non pretenzioso, ma comodo e spazioso con colazione inclusa e sempre in centro.
Altrimenti se volete spendere un pochino di più c’è il sempre centralissimo (Oslo non è immensa) HTL Grensen che è davvero bello e comodo. Se poi volete sbizzarrirvi ci sono bizzeffe di alberghi di design, tra cui The Thief che ha una splendida terrazza con vista fiordo. Tenete presente che per una notte sola potreste anche trovare ottime offerte per dormire al Grand Hotel, il più vecchio hotel della città, ed essere ospiti lì significa che avete accesso gratuito alla sua famosa SPA.
Se invece preferite un appartamento ne ho uno fantastico da consigliarvi! Trovate tutto qui. I proprietari sono miei amici, è stato completamente ristrutturato da pochissimo tempo. È bello, spazioso, 3 posti letto e si trova in uno dei migliori quartieri di Oslo. Dite loro che l’avete letto qui, ok?
Come ci vado ad Oslo?
Per quanto riguarda l’aereo, amici, Oslo offre tre possibilità: Torp, con Ryanair, il più lontano di tutti gli aeroporti, ci vogliono due ore abbondanti di autobus e gli orari degli aerei sono spesso infami (il rientro alle 8 del mattino) oppure Rygge, a un’ora dal centro cittadino che è raggiungibile sempre con l’autobus e che è servito da molte compagnie aeree – Ryanair compresa che da poco ha aggiunto la tratta. Il più comodo di tutti gli aeroporti cittadini resta Gardermoen, a 20 minuti di treno dalla stazione Oslo sentralstasjon. Questo aeroporto è servito dalla compagnia low cost Norwegian, specializzata nei voli per il Nord Europa. I costi sono accessibili, bagaglio incluso, sedili spaziosi, volo silenzioso (al contrario di Ryanair) e wifi gratuito a bordo. Dal Nord Italia si parte da Milano Malpensa. Consiglio spassionatamente.
Dopo aver ritirato il vostro bagaglio, 5 passi a piedi e sarete ai tornelli del Flytoget Airport Express Train. Se c’è la fila alla macchinetta dei biglietti potete strisciare la carta di credito direttamente sul tornello e il gioco è fatto. Parliamo di 19 euro circa (180 NOK) a tratta. Ah, a Oslo le banconote e le monetine sono roba da antiquariato.
Se comunque dovete ritirare dei soldi (così non li cambiate in Italia e fate prima) c’è un bancomat poco fuori dagli arrivi, prima dei tornelli del treno sulla sinistra.
Ho deciso che ci vado, ma quando è meglio?
La stagione migliore per visitare la Norvegia in generale è da metà maggio a fine settembre.
Maggio è un periodo splendido, la temperatura è ottimale, il cielo limpido, ma soprattutto per chi fa il tour della Norvegia è ideale per vedere il ghiaccio sciogliersi sui laghi e osservare ambientazioni incredibili. È quindi il periodo migliore per contemplare le innumerevoli cascate sparse qua e là per tutto il Paese.
Agosto è il mese più caldo, anche se io vi consiglio comunque di portare una felpa, che non si sa mai!
Detto questo secondo me è un Paese dal grande fascino in inverno.
Il mio ultimo viaggio in Norvegia è stato il dicembre scorso e in questo periodo dell’anno il sole compare alle 10 circa del mattina – se uscite alle 9 del mattino vi sembreranno le 6, un’atmosfera surreale e una luce molto tenue, quasi mistica e nessuno per strada, negozi chiusi – e tramonta alle 16.30.
Questa poca luce è vitale, non appena sorge il sole le strade si riempiono di tante personcine come formichine. Poco prima dell’alba ho fatto una camminata lungo Karl Johann Gate, pieno centro, fino alla punta di Aker Brygge e l’atmosfera era semplicemente incredibile. Il silenzio, la quiete, la luce morbida, l’attesa del sole. Indescrivibile. Mentre il tramonto invernale me lo sono goduto spesso alla famosa Opera di Oslo, Den Norske Opera og Ballett, uno splendido edificio in pietra progettato dal famoso studio di architetti Snøhetta. L’Opera è diventata una di famiglia per i norvegesi, una casa, un punto di riferimento, un vanto. La ammirano e la vivono. Questo edificio sembra una pietra che emerge dal mare e – oltre a poterci entrare – sull’Opera si può anche salire grazie alla grande rampa laterale, a piedi e in bicicletta. A giugno ho visto un’intera classe fare lezione di yoga sul “tetto” dell’Opera. Ci si sale in bici, si prende il sole, si legge, si sta con gli amici.
La amerete anche voi, ne sono sicura.
Se usate Instagram vi consiglio di seguire il profilo @visitoslo
Nota:
Troverete dovunque su internet come fare da e per l’aeroporto, il cambio, suggerimenti di cosa fare e vedere a Oslo. Queste sono solo le mie esperienze di viaggio.